Quando un prestito è usurario?

Capire quando si è in presenza di un prestito usurario è molto importante per ottenere un finanziamento conveniente.

Quando un prestito è usurario?

Al giorno d'oggi richiedere un prestito personale rappresenta una soluzione particolarmente adottata da numerosi italiani che desiderano portare avanti un progetto ma non dispongono della liquidità necessaria per realizzarlo.

Tuttavia, scegliere il finanziamento migliore non è così semplice e numerosi sono gli elementi a cui fare attenzione in materia di credito al consumo: pensiamo ad esempio ai costi nascosti e alle pubblicità poco trasparenti legate ai prodotti creditizi, ma non solo. Fra le trappole più diffuse in cui i consumatori sono soliti cadere ci sono quelle legate ai tassi di usura dei prestiti.

Se hai intenzione di richiedere un finanziamento in banca, imparare a capire quando un prestito è usurario è quindi molto importante per non rischiare di incappare in prodotti-fregature. Per questa ragione, oggi abbiamo deciso di farti il punto su quale sia il tasso di interesse massimo consentito e su come dovresti comportarti se ti dovessi imbattere in tassi di interesse che superano le soglie di usura fissate per legge.

Come si verificano le soglie di usura di un prestito?

Come dicevamo, un'operazione che è importante fare prima di firmare il contratto di un prestito personale è quella di andare a verificare che i tassi di interesse del prestito non rientrino in quelli che sono considerati usurari. Ma quando un prestito viene definito usurario?

In materia di prestiti, si parla di usura bancaria quando viene accertato che il tasso di interesse applicato al finanziamento è più alto rispetto alla soglia degli indici di riferimento stabiliti. Per verificare queste soglie è necessario fare riferimento al cosiddetto Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), spesso indicato anche come Tasso Effettivo Globale (TEG).

Nello specifico, il TEGM rappresenta un valore medio che viene calcolato dalla Banca d'Italia sulla base degli interessi bancari applicati da diversi istituti di credito e che include anche gli oneri accessori. Sempre a Bankitalia spetta inoltre l'incarico di verificare che le banche e gli intermediari finanzari rispettino i limiti fissati in materia di usura.

La rilevazione del TEG viene effettuata ogni tre mesi e i risultati vengono pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale, sul sito della Banca d'Italia e sul portale del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In particolare, a partire dal 2011, il Tasso Effettivo Globale viene calcolato aumentando l'importo di ¼ e aggiungendo 4 punti percentuali. Inoltre, come previsto dal Comunicato del Dipartimento del Tesoro, la differenza fra limite e tasso medio non deve mai superare gli 8 punti percentuali.

DA LEGGERE: Quanto tempo ci vuole per ottenere un prestito?

A chi rivolgersi quando si scopre un tasso di usura?

Una volta compreso quando un prestito è usurario, vediamo come bisogna comportarsi qualora dovesse capitare di imbattersi in tassi di interesse che oltrepassano i limiti fissati dalla Banca d'Italia.

In presenza di finanziamento usurario ti consigliamo di rivolgerti subito all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) che, a differenza delle figure giudiziarie, permette di risolvere la controversia evitando, o comuqnue riducendo, le spese legali.

L'ABF è comunque una soluzione non univoca e alternativa al giudice. Nelle circostanze più gravi e complesse può infatti capitare che la risoluzione del caso venga passata direttamente al Tribunale Giudiziario.