Prestiti: ok le imprese. Ko le famiglie.

Alcuni studiosi di Banca d'Italia hanno evidenziato che negli ultimi tre anni le famiglie hanno fatto più fatica delle imprese a ottenere prestiti.

Prestiti: ok le imprese. Ko le famiglie.

La situazione dei prestiti in Italia non appare uniforme. Secondo i dati raccolti in un paper ("L'accesso al credito in tempo di crisi") da alcuni ricercatori del servizio studi della Banca d'Italia, le imprese negli ultimi tre anni avrebbero avuto più facilità delle famiglie nell'ottenere finanziamenti. Dai dati di questo studio è emerso che "le iniziative riservate alle imprese sono state di entità significativa, avendo interessato risorse pari a circa il 5% delle erogazioni di prestiti bancari dall'inizio del 2009 a settembre 2011", mentre per le famiglie si sono registrati dati più contenuti, "pari a poco più dell'1%".

Questa differenza di risultati, secondo gli studiosi, è da imputarsi in particolar modo due motivi e cioè, "alla severità dei requisiti previsti per l'accesso ad alcune iniziative e alla modesta entità dei fondi stanziati". Gli economisti di Banca d'Italia hanno mostrato come, in seguito al perdurare della crisi, le condizioni di concessione dei prestiti si siano notevolmente inasprite. In seguito a questo, proprio a sostegno di famiglie e imprese, "a partire dagli ultimi mesi del 2008, sono state adottate numerose misure di sostegno all'accesso al credito, quali sospensioni del rimborso del debito (moratorie), prestazioni di garanzia su alcuni tipi di finanziamento e varie forme di incentivo alla concessione di nuovi prestiti".

Queste misure, in particolare le moratorie sui pagamenti, hanno mostrato la loro efficacia poiché "oltre la metà dei prestiti che all'avvio dell'operazione presentavano ritardi nel pagamento delle rate sono tornati regolari al termine del periodo di sospensione". Gli studiosi fanno però notare che questi interventi "sono ormai giunti a scadenza e, se non rinnovati, non potranno sostenere le condizioni finanziarie della clientela bancaria nei prossimi mesi". Guardando al quadro economico non solo dei mesi a venire, ma anche dei prossimi anni, ci si augura che queste misure possano essere davvero prorogate affinché famiglie e imprese possano ancora essere sostenute a livello finanziario. In particolare, visti i risultati del paper, si spera che le banche allentino la stretta del credito soprattutto sulle famiglie, che con sempre maggior difficoltà riescono a ottenere prestiti personali, spesso indispensabili per far fronte alle spese più necessarie.