Bankitalia: "significativo irrigidimento" nella concessione di prestiti

I dati di Bankitalia relativi all'ultimo trimestre del 2011 mostrano un irrigidimento nella concessione di prestiti a famiglie e imprese.

Bankitalia: "significativo irrigidimento" nella concessione di prestiti

Che le famiglie e le imprese in questi mesi fatichino a ottenere prestiti dalle banche è una notizia ormai risaputa. A confermare queste "voci" è arrivata Bankitalia che, sintetizzando i dati relativi all'indagine sulla situazione dei prestiti concessi dalle banche nel quarto trimestre del 2011, ha evidenziato un "significativo irrigidimento" dei "criteri per la concessione di prestiti alle imprese e alle famiglie".

L'indagine di Bankitalia sul credito bancario dell'aerea euro evidenzia come il comportamento degli istituti bancari rispetto all'erogazione di prestiti sia caratterizzato da una politica "restrittiva", determinata "soprattutto dalle difficoltà di accesso al finanziamento sui mercati all'ingrosso e dai problemi di liquidità incontrati dagli intermediari nel trimestre, nonché dal deterioramento delle prospettive economiche". Banca d'Italia ha voluto precisare, inoltre, che "l'irrigidimento si è tradotto in un aumento dei margini di interesse, ma anche, per le imprese, in una revisione delle linee di credito". Per quanto riguarda la domanda di prestiti, negli ultimi tre mesi del 2011, è rimasta stabile quella delle imprese, mentre le richieste di prestiti personali delle famiglie sono diminuite.

Guardando ai prossimi mesi Bankitalia fa sapere che per il trimestre in corso è prevista ancora "un'accentuazione delle tensioni sull'offerta, ma di minore intensità". Questa diminuzione della rigidità dell'atteggiamento delle banche nei confronti della concessione di prestiti e finanziamenti dovrebbe essere dovuta anche ai primi effetti del maxi-prestito di dicembre della Bce agli istituti finanziari. Se fino ad ora non si sono ancora visti i benefici per i clienti, nei prossimi mesi si spera che la situazione possa cambiare e che la liquidità che le banche hanno ricevuto (e riceveranno ancora a fine febbraio), possa arrivare ad alleggerire le tensioni tra le banche e i loro clienti.