Prestiti per neoassunti: come richiederli?

Scopri quali sono i requisiti valutati dagli istituti di credito prima di concedere un prestito ad un giovane lavoratore

Prestiti per neoassunti: come richiederli?

Se sei un giovane lavoratore e hai bisogno di un finanziamento ti consigliamo di leggere con attenzione questo articolo interamente dedicato ai prestiti per i neoassunti. Infatti, rispetto alle normali soluzioni di finanziamento, i prestiti per i giovani lavoratori prevedono il possesso di alcuni requisiti specifici, ben diversi da quelli previsti nel caso di lavoratori con un'esperienza lavorativa consolidata ed estesa ad un numero maggiore di anni.

Avvalendoci della consulenza dei nostri esperti ti spiegheremo non solo quali sono le caratteristiche di queste particolari soluzioni di finanziamento, ma anche quali sono i requisiti richiesti dagli istituti di credito prima di concedere la somma richiesta. Infatti, trattandosi di una soluzione di finanziamento altamente rischiosa a causa dell'instabilità lavorativa del richiedente, le banche e le società che erogano la liquidità tendono ad adottare un approccio particolarmente rigido ed esigente.

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Prestiti per neoassunti: quali sono i requisiti richiesti dalle banche?

Prima di erogare una qualunque somma di denaro, tutte le banche e gli istituti di verificano la situazione finanziaria dei richiedenti, adottando quelli che vengono definiti i criteri di valutazione dei prestiti personali. In questo modo la banca può valutare il livello di rischiosità del profilo del richiedente, ovvero se il soggetto è in grado di rimborsare la cifra erogata nei tempi e nei modo previsti dal piano di ammortamento. Si tratta di una valutazione importante, utile per tutelare la banca stessa dal rischio di insolvenza.

Oltre all'età del richiedente e al rapporto reddito/importo rata, uno degli aspetti valutati con particolare attenzione dalle banche è la tipologia di impiego e quindi l'anzianità lavorativa. Tutti gli istituti di credito tendono a prediligere i contratti a tempo indeterminato, con almeno 6/8 mesi di lavoro maturato. Quindi per le richieste di prestiti provenienti dai neoassunti la prima criticità riguarda proprio la valutazione del periodo lavorativo già maturato.

Anche i contratti a tempo indeterminato con un periodo di prova di almeno 6 mesi, non offrono molte garanzie in più. Alcune banche e società finanziarie richiedono come condizione necessaria il superamento del periodo di prova e un'anzianità lavorativa di almeno nove/dodici mesi.

Un altro fattore valutato prima dell'erogazione è la solidità finanziaria del datore di lavoro. In questo caso un dipendente statale, anche se neoassunto, avrà maggiori opportunità di ottenere un prestito rispetto a chi trova impiego presso una piccola azienda, magari con meno 50 dipendenti.

Avrà invece qualche chance in più un neoassunto vive ancora nella casa dei genitori, ha già lavorato e ha ottenuto altri finanziamenti in passato. Decisamente ridotte saranno infine le possibilità riconosciute ad un lavoratore con poca esperienza, che vive in una casa in affitto, e magari ha anche dei figli da mantenere.

I prestiti richiesti dai neoassunti prevedono delle particolari garanzie?

Dunque, le possibilità di ottenere un prestito per un neoassunto sono davvero ridotte e influenzate da molti fattori. Qualora la banca dovesse decidere di accordare il prestito, tenderà comunque ad erogare una cifra contenuta, proprio per ridurre il rischio di perdere la somma finanziata. Solo la presenza di un garante potrà eventualmente rappresentare una valida garanzia per la banca. Il garante potrà essere un genitore, un parente o un amico fidato, ma in tutti i casi è indispensabile che abbia una posizione finanziaria stabile e che possa garantire il pagamento delle rate in caso di difficoltà del richiedente.