Intesa Sanpaolo, Prestito Dipendenti Pubblici

Il prestito Per Te Dipendenti Pubblici ti finanzia fino a 80 mila euro e il rimborso è trattenuto sullo stipendio

Intesa Sanpaolo, Prestito Dipendenti Pubblici

Se sei un dipendente pubblico e hai bisogno di fare una richiesta di prestito personale per affrontare delle spese che hai in progetto, il finanziamento lanciato da Banca Intesa Sanpaolo, Prestito Dipendenti Pubblici, fa al caso tuo perché viene proprio incontro alle tue esigenze.

Si chiama nello specifico Per Te Prestito Dipendenti Pubblici e rientra nel pacchetto di prodotti di Banca Intesa Sanpaolo. Il prestito personale in questione è pensato a misura dei dipendenti pubblici retribuiti dal Ministero delle Economie e delle Finanze nonché per i dipendenti pubblici degli enti pubblici convenzionati con l'istituto bancario. Il prestito personale per dipendenti pubblici di Intesa Sanpaolo ha una durata compresa tra un minimo di deu anni e un massimo di dieci anni. Quanto all'importo del prestito che può essere erogato, spazia tra un ammontare minimo di 4.800 euro e una quota massima di 80 mila euro.

Per Te prestito per Dipendenti, le due tipologie

Il prestito per dipendenti pubblici di Intesa Sanpaolo, sulla base dei destinatari su citati, si presenta sotto forma di due tipologie specifiche:

- Per Te Prestito per Dipendenti Pubblici

- Per Te Prestito per Dipendenti Pubblici retribuiti dal Ministero

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Prestito per Dipendenti pubblici, i documenti da presentare

Per richiedere il finanziamento, alla cui domanda seguirà una risposta celere da parte dell'istituto bancario in merito all'esito della richiesta, è necessario munirsi di:

- Documento di identità

- Busta paga

- Certificato che dimostri la disponibilità di un reddito. (Questo varia a seconda dell'ente pubblico da cui si percepisce lo stipendio)

- Codice Fiscale 

Rate e rimborso anticipato del finanziamento di Intesa

Le rate da pagare per il rimborso del prestito personale hanno cadenza mensile e vengono automaticamente decurtate dallo stipendio. A occuparsi della trattenuta dallo stipendio è proprio il vostro datore di lavoro che effettuerà direttamente il versamento all'istituto bancario al momento della retribuzione. Il loro ammontare è compreso nel range che va da un minimo di 100 euro a un massimo di un quinto della retribuzione.

E' ammessa la possibilità di un rimborso anticipato del prestito che può essere estinto prima del termine della scadenza prefissata in sede contrattuale e può essere sia parziale sia totale.

Nel caso in cui la durata rimanente del finanziamento oltrepassasse un anno, il beneficiario del prestito sarà tenuto al pagamento dell'1% del capitale già rimborsato in precedenza.

Nel caso in cui la durata rimanente del finanziamento fosse pari o inferiore ad un anno, il beneficiario del prestito sarà tenuto al pagamento dello 0,5% del capitale già rimborsato in precedenza.

In ultimo, nel caso in cui la parte rimanente da rimborsare, sia pari o inferiore a 10 mila euro, il beneficiario del finanziamento non andrà incontro ad alcun indennizzo da pagare. Quanto al tasso di interesse, è fisso e la sua entità è correlata all'età del dipendente pubblico che richiede il prestito, alla durata del finanziamento e agli anni da cui il beneficiario lavora presso quell'ente pubblico.