Criteri di concessione dei prestiti personali: quali sono?

Reddito, occupazione, storia creditizia: ecco alcuni dei criteri di concessione dei prestiti personali

Criteri di concessione dei prestiti personali: quali sono?

Per decidere se erogare o meno un finanziamento le banche adottano dei precisi criteri di concessione dei prestiti personali. Questi particolari prodotti sono infatti molto rischiosi per le banche, le quali devono assicurarsi di non commettere un errore prestando denaro a chi poi non sarà in grado di restituirlo. Quello che l'istituto di credito cerca di fare, in sostanza, è valutare il livello di rischio del tuo profilo prima di esporsi e concederti il prestito. Ma vediamo nel dettaglio quali sono questi criteri di concessione dei prestiti personali adottati dalle banche.

Criteri di concessione dei prestiti personali: la politica di rischio

Ogni banca applica la propria politica di rischio per valutare le richieste di prestito che riceve. Si tratta di un sistema elaborato sulla base di dati statistici (credit score) allo scopo di mantenere i casi di insolvenza sotto una certa soglia di sicurezza. Quello che la banca vuole accertare, quindi, è la tua capacità di rimborsare le rate del finanziamento in futuro: se dovesse avere dubbi, il prestito personale non ti sarà concesso.

DA LEGGERE: Prestiti personali, gli errori da evitare per ottenerli più facilmente

Reddito e occupazione

Elementi utili per valutare la tua richiesta di prestito sono ovviamente occupazione e reddito, due dati che la dicono lunga sulla tua futura capacità di rimborso. La tipologia di impiego, ad esempio, serve alla banca per capire quanto stabile sia il tuo reddito. Con un contratto di lavoro a tempo indeterminato quindi, aumentano le tue probabilità di successo. Allo stesso modo, più il tuo reddito è alto, più la banca sarà bendisposta nei tuoi confronti (ma dai?!).

Parlando di cose meno ovvie, nessuna banca ti concederà un prestito la cui rata assorba più di 1/3 delle tue entrate nette mensili. Questo però non vale solo per il singolo prestito, quanto per l'importo complessivo delle rate di tutti i finanziamenti che hai in corso. Se quindi hai già un mutuo o un altro prestito che assorbono 1/3 delle tue entrate mensili nette, le tue possibilità di ottenere ancora credito sono davvero molto basse.

L'importanza di non essere cattivi pagatori

Altro punto importantissimo su cui le banche focalizzeranno la propria attenzione per decidere se erogare o meno il prestito personale è la tua storia creditizia. Se in passato hai avuto problemi nel pagamento delle rate di altri finanziamenti, e quindi sei stato registrato nei Sistemi di Informazioni Creditizie come cattivo pagatore, è probabile che la banca ti neghi il prestito personale. Questo perché la tua affidabilità creditizia viene meno e diventi un soggetto con un alto livello di rischio per le banche.

Come vedi, quindi, l'aver rimborsato in ritardo un prestito personale può crearti numerose difficoltà di accesso al credito per il futuro. Ecco perché non ci stancheremo mai di ripetere che è importantissimo evitare di richiedere finanziamenti che non si è sicuri di poter restituire senza troppi problemi.