Prestiti alle imprese e alle famiglie in lieve ripresa, i dati dell’Abi

Lieve aumento dei prestiti alle imprese e alle famiglie ma la sofferenza bancaria è ancora alta

Prestiti alle imprese e alle famiglie in lieve ripresa, i dati dell’Abi

La crisi economica ha portato sempre più famiglie e imprese a rivolgersi alle banche per richiedere un prestito e poter affrontare alcune spese: per alcuni lavoratori è stato utile capire come funziona la cessione del quinto e richiedere un prestito con l'intermediazione del proprio datore di lavoro.

Ad altri, ha sicuramente giovato confrontare i prodotti di Compass con quelli di Findomestic e delle altre finanziarie: un'analisi dettagliata delle offerte è utile per capire quanto effettivamente sia conveniente un prestito rispetto ad un altro.

Finora il calo dei prestiti è stato dovuto principalmente alla stretta creditizia delle banche che, forti di una sofferenza bancaria molto alta, hanno ristretto il rubinetto e hanno concesso sempre meno finanziamenti, sia alle imprese che alle famiglie.

Sembra però che adesso ci sia una lieve ripresa e che la situazione si stia gradualmente risollevando: a confermarlo è l'Abi, l'Associazione Bancaria Italiana, che nell'ultimo rapporto mensile relativo a marzo 2014, ha notato come siano tornate le erogazioni delle banche.

Nel solo mese di marzo, secondo le stime dell'Abi, il totale di credito erogato è stato pari a 1.850 miliardi di euro e ha superato i 1.724 miliardi di euro della raccolta complessiva della clientela. Secondo il documento, a dare una spinta al fenomeno sono stati i finanziamenti alle piccole imprese e quelli erogati per l'acquisto di immobili ad uso abitativo.

Questo però, non ha frenato le sofferenze bancarie, ovvero i mancati pagamenti dei clienti alle banche, che sono arrivate a 162 miliardi di euro solo a febbraio. Nel dettaglio, i prestiti alle imprese che nel 2011 erano il 32%, adesso sono arrivati al 43% (dato di febbraio 2014) per un valore complessivo di 1 milione di euro.

Anche alle famiglie è stato erogato maggiormente il credito: il rapporto dell'Abi parla di una variazione del -1,9% contro una contrazione del -4,5% che si registrava a novembre 2013.

Per quanto riguarda la raccolta complessiva, ovvero le obbligazioni insieme ai depositi della clientela residente, a marzo 2014 si è registrato un aumento di 6,5 miliardi di euro rispetto a febbraio 2014 ma allo stesso tempo, una diminuzione di 34 miliardi di euro rispetto all'anno precedente.