Con il social lending prestiti tra privati anche per lavoratori atipici

Smartika è la maggiore piattaforma di social lending in Italia: il fondatore ci spiega come funziona il sistema

Con il social lending prestiti tra privati anche per lavoratori atipici

Trovare un prestito conveniente è sempre più difficile; usare un comparatore di tariffe sul web può aiutare a selezionare le offerte più economiche ma non può farci ottenere il prestito se banche e finanziarie chiedono garanzie sempre più stringenti; molti cittadini e piccole imprese di fronte alla richiesta di garanzie molto solide oppure dinnanzi a tassi esageratamente alti non possono che chinare la testa.

Scegliere un prestito online può rivelarsi ancora più conveniente ma il discorso continua a non valere se poi il finanziamento non ci viene concesso. Esiste però una soluzione; nato il Inghilterra e sviluppatosi negli Stati Uniti stiamo parlando del social lending. Si tratta di un sistema, monitorato e assolutamente garantito, che permette ai privati di fare prestiti ai privati.

Zopa nel 2005 crea la prima piattaforma nel Regno Unito, raggiungendo gli 800 milioni di dollari erogati in prestiti fino ad oggi. Il sistema ha avuto però il vero boom negli Usa dove Lending Club, lanciato nel 2007, ha toccato quota 3,7 miliardi di dollari di prestiti. In Italia il social lending è ancora agli inizi ma molto promettente.

Samartika e Prestiamoci sono le due piattaforme italiane autorizzate da Bankitalia. Maurizio Sella, fondatore di Smartika, racconta innanzitutto le difficoltà superate per riuscire a ottenere le autorizzazioni, la licenza e l'iscrizione all'albo degli Istituti di Pagamento.

Da poco, inoltre, la società ha ampliato il possibile bacino dei richiedenti, aprendosi anche a chi ha contratti di lavoro a tempo determinato o part time, di inserimento e di apprendistato, ottenendo già importanti risultati: a febbraio il 12% delle pratiche erogate proveniva da questo soggetti e anche l'adesione dei prestatori è stata molto positiva.

Il meccanismo è simile a quello di una borsa titoli i cui prezzi, ovvero i tassi di interesse offerti ai richiedenti, sono determinati dalla media dei tassi di interesse offerti dai prestatori. «Se un prestatore - continua Sella - offrisse tassi troppo alti, non riuscirebbe comunque mai a prestare il proprio denaro (o lo farebbe con grande lentezza) in quanto il sistema privilegia sempre le offerte a tassi migliori».

Si tratta di una rivoluzione democratica nel settore del credito: «In Smartika, come nelle banche del resto, la gradualità dei tassi offerti è in funzione del rischio di credito di ogni singolo richiedente. Chi ha una buona storia creditizia può ottenere finanziamenti anche a tassi del 5,80%, piuttosto vantaggiosi. I prestatori selezionano invece le categorie di rischio e le durate prescelte, mentre il sistema fraziona per loro il denaro tra almeno 50 diversi richiedenti in modo che ognuno non abbia mai un'esposizione superiore al 2% per ogni singolo prestito».