Microcredito, un'idea venuta dal Bangladesh a sostegno della microimpresa

Le banche che offrono il microcredito: funzioni, scopi e origini di una nuova forma di aiuto alle microimprese.

Microcredito, un'idea venuta dal Bangladesh a sostegno della microimpresa

Il Microcredito è una delle soluzioni più valide e sicure per le imprese che hanno impellenti necessità di liquidità per problemi improvvisi. Il vantaggio di questo tipo di finanziamento è che si può ottenere la disponibilità di somme anche senza che sia necessario offrire le garanzie solitamente richieste dalle banche. Si tratta di una sorta di ancora di salvataggio per coloro che spesso le banche e le società del credito considerano improponibili clienti a cui offrire i propri prodotti creditizi.

Il microcredito è difatti un microprestito rivolto proprio ai soggetti svantaggiati che, dato le piccole dimensioni della loro attività imprenditoriale, non avrebbero alcuna possibilità in normali situazioni di ottenere un prestito da una banca.

La soluzione del Microcredito prevede programmi destinati a imprese o gruppi di imprese svolgenti attività imprenditoriali nell'ambito dell'agricoltura, dell'allevamento o della produzione e/o commercio di servizi.

Il programma si sviluppa con la pianificazione dell'erogazione di somme per svolgere campagne di "auto impiego" da parte dei richiedenti nella propria impresa. Oltre all'aiuto economico, questi programmi offrono anche sostegno formativo volto a preparare tecnicamente e professionalmente le imprese.

Rispetto a qualunque altra forma di sostegno, l'offerta ha in più un aspetto formativo. Sono previsti corsi di preparazione che danno nozioni tali da non lasciare impreparati coloro che gestiscono attività nuove, per non trovarsi all'oscuro delle nuove normative e non commettere errori o non sapere come comportarsi per affrontare i normali adempimenti.

Uno studio dell'UNDP - United Nations Development Program (il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), ha rilevato che solitamente il 20% della popolazione mondiale ricca di fatto goda del beneficio del 95% del credito complessivamente erogato su scala mondiale e, invece, le microattività considerate troppo piccole dagli enti bancari non possano beneficiare del credito legale. Queste ultime spesso finiscono nelle mani di usurai o sono costrette a chiudere la propria attività.

Il microcredito ha avuto origine da un idea del 1976 di Muhammad Yunus. In Bangladesh, quest'uomo ha dato vita ad una banca rurale rivolta alle esigenze creditizie dei più poveri che, non potendo accdere al sistema di credito tradizionale, hanno deciso di riunirsi in gruppi (Solidarity Group) per superare momenti bui e superare la crisi.

L'iniziativa è stata ripresa da molte banche nel mondo: Accion Internacional, Care Internacional, FINCA International, ACODEP (Asociacion de Consultores para el Desarrollo de la Pequena y Microempresa) Vita Microbank in Benin, Fundasol (Fundacion Uruguaya de Cooperacion y Desarrollo Solidario) in Uruguay, Financiera Calpia in El Salvador.

In Italia svolgono attività di microcredito:

- la Banca Popolare Etica controllata dalla Banca d'Italia,

- Etimos, un consorzio senza fine di lucro che si occupa del commercio equo e solidale e dell'economia sociale in stretto legame con la Banca Popolare Etica, formato da circa 100 cooperative del commercio equo e solidale, Ong, associazioni, fondazioni ed enti religiosi,

- la Fondazione Choros.

Esiste da anni ma molti imprenditori non ne sono a conoscenza e i bandi regionali di microcredito spesso esauriscono i fondi per l'alto numero di domande ricevute, davvero una bella idea arrivata da tanto lontano.