Prestito Poste Italiane per pensionati Inps ed ex-Inpdap

Il prestito con cessione del quinto che offre Poste Italiane è molto conveninte per i pensionati

Prestito Poste Italiane per pensionati Inps ed ex-Inpdap

Il prestito Poste italiane per pensionati Inps ed ex-Inpdap e per dipendenti pubblici si chiama Quinto Banco Posta e prevede un accesso al credito bancario agevolato per coloro che sono titolari di un trattamento pensionistico Inps (ente che ha assorbito lo scorso anno l'Inpdap) o di una retribuzione mensile da parte di un Ente pubblico, mediante un prestito cessione del quinto.

Il Prestito Poste italiane per pensionati presenta alcuni vantaggi, rispetto alla media di mercato, per chi lo ottiene: in primo luogo i tassi di interesse TAEG e TAN sono più bassi dei normali interessi bancari; inoltre la stipula del finanziamento prevede una assicurazione sulla vita obbligatoria, che graverà sull'Ente erogatore, mentre non sono previste penali in caso di estinzione anticipata del rapporto finanziario con Poste italiane.

La durata del prestito Poste italiane per pensionati potrà variare tra i tre anni e i dieci anni, quindi tra le 36 e le 120 rate, mentre l'Ente si riserva il diritto di valutare l'importo del finanziamento erogato e della rata di ammortamento dello stesso di volta in volta, ottenendo quindi il risultato di personalizzare il rapporto finanziario, adeguandolo alle esigenze manifestate dal richiedente.

La possibilità di personalizzare la rata di rimborso del prestito Poste italiane per pensionati è di fondamentale importanza, perchè, in questo modo, si eviterà che il richiedente, sia pensionato sia dipendente pubblico, sopravvaluti la propria capacità di rientro della liquidità e chieda che gli sia concesso un importo del prestito troppo elevato e quindi difficilmente rimborsabile.

L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e l'ex Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche hanno studiato questo tipo di prestito per pensionati proprio per garantire un minimo di liquidità in un periodo in cui la crisi economica sta drasticamente riducendo il potere d'acquisto delle pensioni, mettendo in seria difficoltà le economie di molte famiglie italiane, basata in gran parte proprio sulle pensioni pubbliche.