Prestiti al consumo: ecco come annullare un finanziamento in caso di truffa

Quando e come è possibile richiedere l'annullamento di un prestito al consumo?

Prestiti al consumo: ecco come annullare un finanziamento in caso di truffa

La prolungata crisi economica ha portato i consumatori italiani in difficoltà a rivolgersi agli Istituti di credito per richiedere un prestito e far fronte alle esigenze e necessità quotidiane, ma in caso di truffa ecco com'è possibile richiedere l'annullamento del prestito?

Per particolari operazioni di credito al consumo, come ad esempio l'acquisto di un'auto o di mobili, la società finanziaria erogherà l'importo necessario per ottenere la disponibilità immediata del bene al venditore, che l'acquirente dovrà rimborsare a rate con interessi.

Spesso il debitore ha l'esigenza, per giuste e comprovate cause, di estinguere o annullare unfinanziamento prima del termine stabilito contrattualmente, ad esempio nel caso in cui il consumatore si trova di fronte a una truffa, ossia nel caso in cui l'acquirente non disponga del bene, dell'auto o dei mobili, poiché il venditore non ha consegnato la merce o è scomparso chiudendo l'esercizio commerciale.

Secondo il codice del consumo in Italia, decreto legislativo 206/2005, il debitore potrà annullare il finanziamento soltanto se la tra la finanziaria e il venditore vi è un'esclusiva, cosa piuttosto rara.

Ma la direttiva europea 87/102 protegge i consumatori che acquistano tramite finanziamenti al consumo, infatti, la Corte ha stabilito che se il bene non viene consegnato, l'acquirente ha il diritto di interrompere il finanziamento e chiedere la restituzione di quanto versato dalla finanziaria poiché, pur trattandosi di due contratti distinti, si riferiscono a un'unica operazione.

In conclusione il prestito non ha più motivo di esistere in caso di mancata consegna del bene finanziato, indipendentemente dall'esistenza di un rapporto di esclusività tra venditore e società finanziaria.

Ad ogni modo tutti gli interessati a questa procedura di annullamento e rimborso dovranno essere assistiti, da un legale di fiducia, per raggiungere un accordo con la società finanziaria per la sospensione delle rate, in attesa dell'adempimento del venditore.

Se la finanziaria risponderà negativamente a tutte le richieste extragiudiziali, assistiti dal proprio legale, s'intraprenderà un'azione legale contro la finanziaria per richiedere l'annullamento e il rimborso dell'importo versato fino al quel momento.