Come procedere se la banca rifiuta il prestito

Vediamo quale procedura adottare e a chi rivolgersi in caso di prestito rifiutato.

Come procedere se la banca rifiuta il prestito

Non di rado la banca non concede il prestito, e rifiuta la richiesta del cliente. In questo caso è possibile interpellare l'Arbitro Bancario Finanziario o il Prefetto per avere equità. Questa previsione di legge è compresa nel Decreto Legge '' Commissioni Bancarie'', che tutela quei clienti impotenti al volere e alla decisione degli istituti finanziari.

Succede, infatti che un mutuo venga negato, sebbene i requisiti sembrino validi per ottenerlo. Vale lo stesso per la non concessione di un prestito. Ma non solo. Può anche capitare la revoca del finanziamento, o il cambiamento inaspettato delle condizioni contrattuali. Per fortuna ora possiamo richiedere l'ausilio del provvedimento risolutore del Prefetto.

Come inviare la segnalazione al Prefetto

Per chiedere l'intervento del Prefetto, il cliente non ha bisogno della figura di un intermediario, ma è necessario unicamente spedire e compilare il modulo scaricabile presso il portale web del Ministero dell'Interno. Una volta che il Prefetto avrà ricevuto in via confidenziale la segnalazione, e se identifica un atteggiamento non idoneo inerente alla regolamentazione, può chiedere direttamente alla banca delle delucidazioni. L'istituto finanziario dovrà dare una risposta al Prefetto non oltre 30 giorni. Infine se l'autorità competente dispone che la banca è in errore, il Prefetto a sua volta può interpellare l'Arbitro Bancario Finanziario.

Il compito principale dell'arbitrato, è quello di trovare una soluzione pronta ed economica tra le due parti, con il fine principale di evitare la decisione di un Tribunale e la mediazione degli avvocati. Di solito queste genere di controversie possono verificarsi tra una compagnia telefonica e un cliente, oppure proprio tra un cliente e una banca.

La risoluzione dell'Arbitro Bancario Finanziario può essere richiesta per conti bancari e finanziari e operazioni non superiori alla somma di 100 mila euro su prestiti, mutui e cessione del quinto dello stipendio. Qualora il cliente non sia soddisfatto della disposizione presa dall'arbitrato, può valutare l'opportunità di rivolgersi al Tribunale e intraprendere una causa penale o civile, in base alle circostanze.