Prestiti Inpdap: cosa cambia da domani?

Ecco il nuovo regolamento sui prestiti Inpdap che entrerà in vigore domani 1 ottobre 2013.

Prestiti Inpdap: cosa cambia da domani?

Prestiti Inpdap, cosa cambia da domani 1° ottobre per poter usufruire dei prestiti agevolati?

Ecco le nuove regole per poter accedere ai prestiti dell'istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica, Inpdap appunto; i nuovi regolamenti entreranno in vigore dal 1 ottobre e riguarderanno tutti i dipendenti statali che hanno necessità di richiedere un prestito.

Con il nuovo regolamento sarà possibile far richiesta per la concessione di prestiti rimborsabili, che potranno essere resi nell'arco temporale da 1 a 4 anni, sarà possibile richiedere prestiti pluriennali, della durata da 5 a 10 anni, e sarà possibile per i dipendenti Inpdap fare anche richiesta di mutui ipotecari edilizi.

Queste le novità salienti introdotte nel nuovo regolamento, l'Inpdap si riconferma attenta alle necessità di credito dei dipendenti pubblici:

  • oltre ai prestiti annuali biennali e triennali sono stati reintrodotti i prestiti quadriennali;
  • per i prestiti triennali è stato abolito il tetto precedentemente fissato a 8.000 Euro;
  • per i prestiti pluriennali sono stati aumentati i tetti già previsti in relazione alle diverse causali;
  • è stata introdotta la possibilità di richiedere il prestito pluriennale anche per l'acquisto della casa di abitazione del figlio dell'iscritto al fondo credito, che intenda acquistare una casa per il proprio nucleo familiare distinto da quello dei genitori;
  • per i mutui ipotecari edilizi, si dà luogo a una graduatoria su base provinciale solo nel caso in cui la disponibilità finanziaria stanziata per il quadrimestre non consenta di soddisfare tutte le richieste pervenute, conformi ai requisiti.

Altra novità dei prestiti Inpdap di assoluto rilievo è la possibilità di sospendere o rinegoziare il mutuo nel caso sopraggiungessero cause esogene di grave entità, pensiamo ad una malattia invalidante, licenziamento repentino o morte del richiedente o del coniuge.