Prestiti insoluti in aumento e le banche riducono i finanziamenti

Nonostante la politica Bce di riduzione dei tassi d’interesse, gli istituti di credito italiani concedono meno prestiti

Prestiti insoluti in aumento e le banche riducono i finanziamenti

Prestiti a famiglie e imprese ancora in diminuzione, è questo il trend degli ultimi mesi, nonostante la nuova politica Bce sui tassi d'interesse. Attesi bilanci con riduzione degli utili per grandi istituti bancari italiani come Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, secondo le previsioni di esperti di Bloomberg.

Le famiglie e le imprese italiane non riescono più a pagare, così i rubinetti delle banche si chiudono al fine di ridurre le perdite. In aumento quindi i prestiti a rischio insolvenza, per una crisi del debito che rischia di creare un circolo vizioso drammatico per l'economia nazionale.

Recentemente l'agenzia di rating Standard & Poor's ha declassato ben 18 istituti di credito italiani, i cui ricavi si sono ridotti drasticamente a causa della recessione economica. Monte dei Paschi di Siena, già in difficoltà per le indagini in corso, ha fatto registrare perdite per il quinto trimestre di fila, mentre Intesa Sanpaolo rischia di veder scendere gli utili dai 470 milioni di un anno fa a 189 milioni attuali. Numeri per i quali c'è ovviamente da preoccuparsi a causa anche di investimenti che non vedono un ritorno economico.

"La spirale composta dalla stretta creditizia e dall'aumento del numero di prestiti a rischio insolvenza a bilancio si sta avvitando e ci vorrà del tempo prima che venga rotta" - ha dichiarato in un'intervista Jacopo Ceccatelli, partner di JC & Associati SIM - "Fino a quando l'economia non inizierà seriamente a risollevarsi e le banche a ripulire i loro bilanci, la reddittività resterà di gran lunga sotto i livelli pre-crisi".