Come avviare un’attività imprenditoriale col prestito d’onore

Un finanziamento per imprese individuali e società di persone: occorre rivolgersi a Invitalia

Come avviare un’attività imprenditoriale col prestito d’onore

Volete mettervi in proprio e iniziare un'attività imprenditoriale? Una soluzione possibile per ottenere un finanziamento è il cosiddetto prestito d'onore. Col prestito d'onore si può avviare un'attività usufruendo di un tesoretto fino a 25.823 euro per un'impresa individuale e fino a 129.114 euro per una società di persone. In questo momento di difficoltà economica, il Paese si può rialzare solo grazie al rinnovamento e al rilancio delle piccole e medie imprese che diano nuovo impulso ai consumi.

Prestito d'onore: chi può richiederlo?

Ottenere un prestito d'onore non è particolarmente difficile se si hanno i requisiti adatti: al momento della richiesta occorre aver compiuto i 18 anni, essere residenti in Italia da almeno 6 mesi e non aver un'occupazione. Serve però grande spirito imprenditoriale e motivazione per iniziare un'attività che si è tenuti a mandare avanti per almeno 5 anni.

Come funziona?

La domanda di finanziamento tramite prestito d'onore dev'essere inviata a Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimento e lo sviluppo d'impresa S.p.A.) ovvero l'ente che gestisce questo servizio. La richiesta verrà esaminata e la risposta arriverà entro 6 mesi. Una volta ammessi al sistema di credito i futuri imprenditori dovranno seguire dei seminari speciali promossi dalla stessa Invitalia.

Il prestito d'onore è indirizzato a imprese individuali e società di persone nel settore commerciale o della produzione di beni e servizi, ma può usufruirne anche chi vuole aprire un esercizio in franchising. Il finanziamento prevede un contributo a fondo perduto e un prestito a tasso agevolato pensato per gli investimenti iniziali e la gestione dei primi anni di vita.

Il finanziamento è utile per l'acquisto di attrezzature, impianti, macchinari, sistemazione allacciamenti e ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili).