Calano gli investimenti e aumentano i prestiti: effetto crisi

Dall'ultima indagine di Nextplora emerge che gli italiani tendono a investire sempre meno, mentre hanno sempre più bisogno di prestiti e finanziamenti.

Calano gli investimenti e aumentano i prestiti: effetto crisi

Le ultime indagini sulla condizione economica degli italiani mostrano un'Italia sempre più povera e con sempre meno risparmi. La mancata crescita dei redditi, unita alla sempre più diffusa incertezza sul mercato del lavoro hanno in questi anni colpito tutte le famiglie italiane che, coi pochi soldi a loro disposizione, riescono sempre meno a far fronte alle spese che devono affrontare. Di fronte a questa situazione sempre più difficile, come ha evidenziato la recente indagine "Bank-Next 2.0", condotta dall'istituto di ricerca Nextplora, la tendenza di molti è stata di abbandonare le eventuali intenzioni di investimento e di versare i propri risparmi sul proprio conto corrente, oppure di richiedere dei prestiti o altri finanziamenti.

Non stupisce quindi che nell'ultimo anno e mezzo, le persone che hanno un solo conto corrente siano quasi raddoppiate (dal 27% di giugno 2010 al 46% attuale), mentre la percentuale di chi ha unito l'apertura di un conto corrente a un investimento si è abbassata in modo notevole. Gli italiani che hanno voluto investire sono passati dal 36% al 22%. La scelta di investimenti a basso rischio e a breve termine (21% rispetto al 9% del 2010) dimostra, ancora una volta, l'atteggiamento di prudenza degli italiani. Il 34% degli intervistati ha investito in prodotti assicurativi obbligatori, il 28% ha optato per un libretto bancario o postale e il 22% ha scelto un conto deposito o i Pronti Contro Termine.

Se la tendenza degli investimeti registra quindi un calo generale, quella dei finanziamenti, al contrario, appare in crescita. Se a metà del 2010 solo l'11% degli intervistati aveva dovuto ricorrere a un prestito, attualmente sono il 15%. Tra le forme di finanziamento più diffuse ci sono i mutui (20%); seguono, con percentuali più contenute, le carte revolving (8%), i prestiti personali e i prestiti finalizzati (entrambi 7%). Tuttavia, il dato che emerge con maggior rilevanza è che sempre più italiani non hanno risparmi da investire: tra il giugno 2010 e il settembre 2011 si è passati dal 34 al 42%.

L'indagine di Nextplora, che ha considerato un campione di oltre 4 mila persone dai 16 anni in su utilizzatori del web, mostra, inoltre, un sempre maggiore interesse degli italiani per i servizi on line offerti dagli istituti bancari. Grazie a internet, infatti, i risparmiatori possono trovare prodotti "low-cost" più convenienti di quelli tradizionali. Tra questi è possibile richiedere anche prestiti on line, una modalità di prestito erogata da banche e società di credito che offrono servizi sul web.

Per trovare il prestito tradizionale o il prestito on line più adatta a sé, i risparmiatori possono avere dei validi aiuti nei siti che offrono un servizio di comparazione come SuperMoney, che mette a confronto le offerte di prestiti di molti istituti bancari come Findomestic, Compass e molti altri.