Prestiti Inpdap/Inps

Cosa sono i prestiti Inpdap?

Fino al 6 Dicembre 2011, i prestiti Inpdap, acronimo che sta per Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, rappresentavano una tipologia di finanziamenti agevolati destinati ai lavoratori dipendenti pubblici e pensionati (ex dipendenti nel settore pubblico).

Queste soluzioni creditizie venivano erogate direttamente dal Fondo Credito dell’ente previdenziale o dalle banche e finanziarie convenzionate con l’Istituto.

In seguito all’approvazione del Decreto Salva Italia (DDL 2011/201) questo ente pubblico non esiste più e le sue funzioni sono state trasferite all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). A partire da Dicembre 2011, l’Inps rappresenta quindi il punto di riferimento anche per gli iscritti ex-Inpdap.

In seguito a questa manovra, anche l’erogazione dei finanziamenti Inpdap è stata trasferita al principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano. Se anche tu sei (o sei stato) un dipendente pubblico, stai pensando di richiedere un prestito agevolato di questo genere e desideri ricevere maggiori informazioni al riguardo, ti consigliamo di continuare a leggere questa guida redatta dagli esperti di SuperMoney.

Qui di seguito ti andremo innanzitutto a spiegare che cosa sono i prestiti Inps (ex Inpdap) e quali sono i destinatari di questa tipologia di prestito. Una volta fatta chiarezza su questi punti ti aiuteremo a capire qual è la procedura da seguire per richiedere un finanziamento Inpdap/Inps e quali sono le diverse soluzioni creditizie che puoi sottoscrivere tramite l’Istituto Previdenziale. Infine, imbastiremo una breve analisi sull’andamento dei tassi d’interesse del credito al consumo Inps (ex Inpdap) con un occhio di riguardo per i tassi d’interesse del 2017.

 

 

 

Cosa sono i prestiti Inps?

Come anticipato, i prestiti Inpdap sono stati sostituiti dai prestiti Inps, acronimo che sta per Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Come per i vecchi finanziamenti Inpdap, anche in questo caso l’erogazione del capitale spetta sempre all’Istituto che recupera le quote dalla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (il cd. Fondo Perduto) alimentato dai contributi degli iscritti al Fondo. In particolare, i finanziamenti agevolati dipendono dal prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio secondo le seguenti percentuali:

  • 0,35% per quanto riguarda la Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap);
  • 0,80%, che si aggiunge allo 0,35% per quanto riguarda la Gestione Assistenza Magistrale (ex Enam);
  • 0,35% per quanto riguarda la Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane;
  • 0,15% per quanto riguarda i pensionati pubblici.

A queste trattenute si aggiunge la somma generata dalle quote di interesse applicate alle attività creditizie dell’INPS.

In alternativa, i medesimi prodotti creditizi possono essere erogati da banche e società finanziarie sulla base di specifiche convenzioni stipulate con l’Istituto.

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Requisiti di accesso al prestito Inps

Fatta salva la definizione di prestiti Inpdap e prestiti Inps, andiamo ora ad analizzare chi può accedere a questa soluzione creditizia. Come anticipato, i prestiti Inpdap (o Inps) si rivolgono ai lavoratori dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, e alle loro famiglie. In particolare i finanziamenti Inpdap/Inps spettano a:

  • gli iscritti e i pensionati alla Gestione Dipendenti Pubblici;
  • i lavoratori e pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito;
  • gli iscritti all’Assistenza Magistrale;
  • i dipendenti delle aziende del Gruppo Poste Italiane;
  • i pensionati aderenti a qualsiasi gestione pensionistica con sottoscrizione di un prestito con cessione del quinto.

Le tipologie di finanziamento previste dall’ex Inpdap sono numerose e si differenziano in base alle finalità del prestito e alla somma richiesta. In particolare, le soluzioni più richieste sono: i piccoli prestiti, i prestiti pluriennali diretti, i prestiti pluriennali garantiti e i prestiti ai pensionati con cessione del quinto. Andiamoli ad analizzare più da vicino.

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Piccoli prestiti Inpdap

Per quanto riguarda i piccoli prestiti Inps, è possibile distinguere tre tipologie di finanziamento: il Piccolo prestito Gestione Pubblica, il Piccolo prestito Gestione Fondi Poste e il Piccolo prestito Gestione Magistrale. In tutti i casi si tratta di forme di prestito di breve durata (da 1 a 4 anni).

La somma richiesta può essere pari a massimo una mensilità media netta di stipendio o pensione nel caso di durata annuale, due mensilità per i prestiti biennali, tre mensilità per i finanziamenti con durata triennale e quattro mensilità se il prestito ha durata quadriennale. 

Il tasso annuo base applicato ai piccoli prestiti Inpdap è agevolato rispetto ai tassi di mercato. Inoltre, viene applicata un'aliquota relativa alle spese di amministrazione e una relativa al contributo del fondo rischi.

Piccolo prestito Gestione Pubblica è pensato per soddisfare le esigenze familiari quotidiane degli iscritti alla Fondo e permette di ricevere piccoli finanziamenti a breve termine, da rimborsare con rate costanti tramite trattenuta su stipendio o pensione.

Il Piccolo prestito Gestione Fondi Poste è invece il finanziamento dedicato ai dipendenti in servizio di Poste Italiane o di Società collegate e permette di ottenere il capitale dietro cessione del quinto dello stipendio da restituire in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale.

Il Piccolo prestito Gestione Magistrale è riservato agli iscritti ex Enam e può essere richiesto dai soggetti in attività di servizio o da almeno due anni dal collocamento a riposo.

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Prestiti Inpdap pluriennali

Tra le altre tipologie di prestiti erogati dall’INPS troviamo poi i prestiti Inpdap pluriennali. Anche in questo caso tre sono le soluzioni che puoi sottoscrivere: Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica, Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste e Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica.

I primi due prestiti pluriennali Inps sono dedicati rispettivamente ai lavoratori/pensionati iscritti al Fondo Credito e ai lavoratori in servizio di Poste Italiane. Rispetto ai piccoli prestiti Inps, i finanziamenti pluriennali permettono di richiedere una somma creditizia più consistente ma sono concessi solo a fronte di specifiche necessità. Per ottenere un prestito Inpdap pluriennale è quindi necessario fornire una documentazione che attesti la necessità del finanziamento e l'eventuale documentazione di spesa.

I Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica possono essere ottenuti solo da soggetti con contratto a tempo indeterminato e devono far fronte a documentate necessità personali e/o familiari.

I Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste può essere quinquennale o decennale e viene concesso nei limiti della quota cedibile pari a un quinto dello stipendio del lavoratore assunto presso Poste Italiane o Società ad esse collegate. Inoltre deve avere come finalità quella di far fronte a una delle motivazioni previste dal Regolamento (malattie gravi, calamità naturali, spese sanitarie, ecc.).

Prestiti Inps con cessione del quinto della pensione

I prestiti Inpdap/Inps con cessione del quinto della pensione sono tra i finanziamenti più richiesti all’Istituto e permettono di richiedere una liquidità extra utile da estinguere con una trattenuta diretta sulla rata della pensione.

Si tratta di una soluzione che può essere richiesta su tutte le pensioni, eccezion fatta per:

  • pensioni e assegni sociali;
  • invalidità civile;
  • assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
  • assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOEO);
  • assegni al nucleo familiare;
  • pensioni con contitolarità per la quota parte di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
  • prestazioni di esodo.

Prestiti pluriennali garantiti Inpdap

Infine, una categoria a parte è quella dei Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica che forniscono un finanziamento garantito dall’INPS per coprire i seguenti rischi: decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione, cessazione dal servizio senza diritto a pensione, riduzione dello stipendio del cedente.

In particolare, possono richiedere questo finanziamento gli iscritti alla Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali che rispettino i seguenti requisiti: essere in attività di servizio, avere almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili alla pensione.

I prestiti pluriennali garantiti Inps possono avere una durata quinquennale da restituire in 60 rate o decennale da restituire in 120 rate.

Per richiedere questa tipologia di prestiti Inpdap l'iscritto deve presentare domanda in quattro esemplari all'Amministrazione di appartenenza sugli appositi modelli forniti dall'Istituto, senza alcuna documentazione o giustificativo di spesa, ma con allegato del certificato medico di sana costituzione fisica.

La domanda, compilata dall'Amministrazione di appartenenza e completa della dichiarazione dimostrativa dello stipendio, viene trasmessa all'istituto di credito, che la restituirà all'Amministrazione dopo aver compilato la proposta di contratto riportata sul modello.

Infine, l'Amministrazione provvederà ad inviare la documentazione alla sede Inps competente per territorio che, dopo aver valutato la regolarità della richiesta, deciderà se concedere la garanzia.

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Come richiedere un prestito Inpdap/Inps?

Qualora fossi interessato a richiedere un prestito Inpdap, la procedura da seguire varia a seconda della tipologia di finanziamento che desideri richiedere. In tutti i casi i prestiti vengono sempre concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia e per richiederlo sarà necessario compilare gli appositi moduli di richiesta che puoi scaricare direttamente dal sito dell’Inps.

Una volta stampato e compilato il documento, questo dovrà essere inviato al competente ufficio territoriale o provinciale ex Inpdap. In alcuni casi, la richiesta può invece essere compilata per via telematica.

Oltre al modulo di richiesta, sia esso cartaceo o elettronico, affinché la domanda di ottenimento del prestito vada a buon fine sarà necessario consegnare tutta la documentazione richiesta dall’Inps, differente per ogni tipologia creditizia.

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I tassi di interesse dei prestiti Inps aggiornati al 2017

Fatta chiarezza sulle diverse tipologie di prestiti erogati dall’Istituto previdenziale e su come è possibile richiederli, occupiamoci ora di un’altra questione: i tassi di interesse dei prestiti Inpdap/Inps.

Come per i classici prestiti richiedibili in banca, anche i prestiti Inpdap prevedono l’applicazione di una percentuale di interessi. Di seguito ti riportiamo quindi i tassi di interesse nominali annui previsti per le principali tipologie di finanziamento Inps sopra citate:

  • 4,25% per i Piccoli prestiti Gestione Pubblica
  • 5% (tasso fisso) per i Piccoli prestiti Gestione Fondi Poste
  • 1,50% per i Piccoli prestiti Gestione Magistrale
  • 3,50% per i Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica
  • 3,50% per i Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste

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Iscrizione nel Registro dei Protestati per mancato rimborso del prestito

Qualora il beneficiario del prestito Inpdap non effettui il pagamento di una o più rate di rimborso, come accade per gli altri prestiti, potrebbe essere segnalato alle Centrali Rischi, ed essere inserito nel cosiddetto Registro dei Protestati (o cattivi pagatori).

Le tempistiche di conservazione variano a seconda della tipologia e dalla gravità dell’insolvenza ma sono generalmente compresi tra i 12 e i 36 mesi. Una volta scaduti i termini di permanenza nella lista dei cattivi pagatori, il nominativo del debitore verrà automaticamente cancellato dai database delle Centrali.

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