Società finanziaria: cos’è e a cosa serve?

Non hai chiaro il funzionamento di una società finanziaria? Ecco spiegato in dettaglio che tipo di lavoro svolge.

Società finanziaria: cos’è e a cosa serve?

Se devi richiedere un prestito, potrai decidere se rivolgerti ad una banca "tradizionale" oppure ad una società finanziaria. Se poi sei in qualche modo incuriosito dal mercato dei prestiti e ti stai chiedendo qual è il ruolo svolto da una società finanziaria, allora in questo articolo ti spieghiamo cos'è una società finanziaria, a cosa serve e per quale motivo avrebbe senso affidarsi ad essa per ponderare movimenti di denaro di una certa entità. Ecco tutti i dettagli.

Società finanziaria: di cosa si tratta

La società finanziaria è sostanzialmente una figura che offre consulenza finanziaria in grado di effettuare diverse operazioni, come: concedere finanziamenti, effettuare servizi di pagamento, gestire la pianificazione e la messa in atto di azioni finanziarie che possano garantire dei vantaggi per i risparmiatori. Le società finanziarie garantiscono quindi un grado di livello di conoscenza e di padronanza del mercato finanziario elevato per tutte quelle persone che sono sprovviste di un bagaglio culturale e di professionalità in questo settore.

La figura di queste società viene definita dall'articolo 106 del Testo unico Bancario, in cui viene chiarito che l'attività della stessa deve essere esercitata in via esclusiva e nei confronti del pubblico. L'attività delle società finanziarie è riservata solo intermediari iscritti nell'apposito albo in possesso del Ministro del Tesoro. L'iscrizione viene concessa a patto che le società adottano la forma di SPA, SAPA, SRL o società cooperativa ed il capitale sociale deve essere non inferiore a cinque volte il capitale minimo previsto per la costituzione di una società per azioni.

Tutte le società finanziaria sono soggette al controllo diretto della Consob esercitando i propri poteri per la tutela del mercato e della informazione al pubblico. In riferimento alle modifiche apportate dal decreto legge 4.8 1999 numero 342, bisogna considerare l'estensione della qualificazione di intermediari finanziari anche ai Consorzi di garanzia collettiva e ai soggetti che esercitano l'attività di cambiavalute. Le modifiche apportate prevedono che ambedue le categorie siano iscritte in un'apposita sezione dell'elenco generale di cui all'articolo 106 del TUBC.

DA LEGGERE: Prestito Vitalizio Ipotecario: quando conviene e a chi viene erogato?

Di cosa si occupano le società di consulenza finanziaria?

Lo scopo principale di una società che svolge il suo ruolo nel mercato della consulenza finanziaria, è quindi quello di fornire consulenza ad un soggetto economico interessato - ovvero un cliente - valutando al meglio le possibili scelte di investimento (e di finanziamento) ed il loro effetto a livello del patrimonio.

Ma non sono solo questi gli scopi che muovono queste aziende; spesso vengono interpellate per valutare e ottimizzare l'equilibrio complessivo di un'azienda al fine da prevedere e consigliare i giusti piani di investimento e finanziamento, oppure il benessere finanziario attuale e futuro di un piccolo investitore e della sua famiglia.

Un investitore alla ricerca di una consulenza per il corretto investimento di un patrimonio, può affidarsi a società di intermediazione mobiliare (SIM) di consulenza in materia di investimenti oppure al classico consulente finanziario. La prima è un'azienda con la facoltà di assistere gli investitori offrendo delle soluzioni adeguate al patrimonio del soggetto economico ed in grado di garantire dei ritorni economici. La seconda, invece, è una figura professionale in cui una persona fisica (un libero professionista), offre il proprio lavoro di consulenza.

Per entrambe le formule appena viste ogni cliente può contare sull'assenza di conflitti di interessi e pertanto sulla genuinità che i consigli di investimento vengono formulati nel solo interesse del cliente.