Annunci prestiti su Facebook: occhio alle truffe!

Sono in aumento le truffe su prestiti perpetuate su Facebook: scopri quali sono i raggiri più diffusi su questo network.

Annunci prestiti su Facebook: occhio alle truffe!

Quando si richiede un prestito online, la prima regola d'oro per non imbattersi in brutte sorprese è quella di diffidare dei finanziamenti che vengono offerti al di fuori dei circuiti digitali (istituti di credito online piattaforme peer-to-peer, portali di comparazione) autorizzati a operare nel ramo dei prestiti.

La rete pullula di truffatori che promettono finanziamenti facili a chiunque senza richiedere alcuna forma di garanzia. A questo proposito, sono in aumento gli annunci di prestiti su Facebook. Sempre più spesso capita di venir contattati privatamente sui social network o di leggere annunci di prestiti su Facebook dove vengono proposti finanziamenti particolarmente allettanti con tassi di interesse bassissimi.

Ovvero tutte quelle offerte di finanziamento che compaiono sui social sotto forma di commenti per mano di sconosciuti che propongono prestiti con tassi talmente bassi da non poter essere verosimili. In questi casi siamo in presenza di una delle più classiche strategie per mettere a segno una truffa.

Come funzionano le truffe sui prestiti su Facebook?

Generalmente i malviventi pubblicano gli annunci dei prestiti su Facebook nei gruppi social presentandosi come privati disposti a concedere una somma variabile di denaro. I testi di questi messsaggi sono spesso scritti in italiano maccheronico e invitano a contattare il finanziatore via mail qualora si fosse interessati alla proposta.

La scelta di un linguaggio sgrammaticato non è casuale e serve al truffatore per selezionare le vittime più ingenue. Paradossalmente, se il messaggio fosse scritto in forma professionale attirerebbe l'attenzione di più persone che, dopo il primo contatto, capirebbero velocemente che si tratta di una fregatura.

Quando la vittima abbocca alla proposta, il truffatore passa alla seconda parte del piano: procede nel richiederle un versamento in anticipo al fine di coprire delle presunte spese legali e, una volta ricevuto il versamento di denaro, scompare instascandosi i soldi della vittima di turno.

In casi peggiori, i soggetti che cadono nella trappola si ritrovano ad avere a che fare con veri e propri strozzini che, firmato il contratto di finanziamento, richiedono pagamenti superiori rispetto a quelli immaginati.

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Come comportarsi in caso di truffe sui prestiti?

Se, incuriositi dall'annuncio del prestito su Facebook, è stata inviata solamente una mail di interesse senza versare l'anticipo dei soldi al presunto creditore, fortunatamente non si è corso ancora alcun rischio. Solitamente le persone che si imbattono in una truffa di questo genere temono che il proprio indrizzo di posta elettronica possa essere infettato con virus e malware dal truffatore. In realtà questo non avviene quasi mai perchè i malviventi non hanno alcun interesse nell'hackerare il computer della vittima e desiderano solo aggirarla per ottenere il denaro.

Quando invece la vittima effettua il versamento del denaro verso il presunto finanziatore, i soldi non possono più essere recuperati. I truffatori operano, intenzionalmente, dall'estero rendendo più difficoltose le operazioni legali di recupero del credito.

L'unica cosa che la vittima può fare è quella di contenere il danno , ovvero cambiare tutti i propri riferimenti bancari (numero di conto corrente, coordinate bancarie) affinchè il malfattore non possa utilizzare nuovamente i suoi dati.

Che si rimanga o meno preda di questi attacchi, quando ci si imbatte in annunci sui prestiti su Facebook è importante segnalare l'accaduto al gestore del social network che provvederà a bloccare ed eliminare il profilo sospetto.

Tuttavia, nulla vieta al truffatore di aprire un altro account con delle nuove credenziali e continuare a perpetuare i suoi piani. Per questo motivo, la difesa migliore nei casi di truffe sui prestiti rimane sempre quella di affidarsi a canali di credito ufficiali o a piattaforme di confronto come SuperMoney che operano nel settore grazie a specifici accordi finanziari con gli istituti di credito.