Unicredit: aumentano i prestiti, ma chiudono 7 sportelli nel bellunese

Unicredit segnala la risalita dei consumi nel bellunese, ma chiude 7 sportelli. Scopri di più...

Unicredit: aumentano i prestiti, ma chiudono 7 sportelli nel bellunese

Unicredit, una della maggiori banche d'Italia, sta vivendo, grazie alla lenta uscita dalla recessione, una crescita della domanda dei prestiti: dopo un periodo negativo, l'istituto di credito dà segnali confortanti per il 2016 bellunese.
Secondo i dati il Pil della provincia di Belluno aumenterà dell'1,8%, superando il 1,1% del 2015; questo grazie ai settori industriali specializzati nella produzione di occhiali, di prodotti meccanici e, di servizi.

Unicredit: aumentano i prestiti

La ripresa registrata da Unicredit è dovuta all'aumento delle erogazioni finanziarie alle imprese: 110 milioni di euro, di cui 30 milioni su fondi Tltro della Banca Centrale Europea; tra i privati i mutui hanno segnalato un incremento del 50%, mentre i prestiti si attestano su un +15%. I privati per il 70% hanno chiesto mutui per l'acquisto della casa, e il 30% per le ristrutturazioni.

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La chiusura degli sportelli del bellunese

Oltre ai dati positivi, una notizia poco confortante è quella che riguarda la chiusura di 7 sportelli entro il 26 ottobre. Le sedi Unicredit interessate sono quelle di Lorenzago, Vigo, Lozzo, San Pietro di Cadore, Sovramonte, San Gregorio nelle Alpi e quella all'interno dell'ospedale di Belluno (dove, però, verrà lasciato un sportello bancomat, a differenza degli altri paesi).

Nel bellunese resteranno 43 agenzie, 300 dipendenti e 80 mila clienti: secondo Unicredit il 93% delle operazioni viene fatto via web e la decisione di chiudere determinati sportelli è dovuta al fatto che gli sportelli interessati segnalavano scarsa affluenza e avevano possibilità di operazioni bancarie limitate. La chiusura avverrà in modo trasparente: clienti e comuni interessati sono stati, infatti, avvertiti e informati per tempo.

Nonostante la chiusura di 7 uffici verranno potenziati quelli di Agordo e di Longarone e, dal primo ottobre scorso è stato disposto per i residenti colpiti dalle chiusure, l'azzeramento dei costi di prelievo via bancomat da altre banche di quel territorio.