Prestiti ai privati: in tre anni persi 100 mld di euro

Secondo uno studio Unimpresa nel 2015 le erogazioni di prestiti ai privati sono diminuite di 100 mld rispetto al 2012

Prestiti ai privati: in tre anni persi 100 mld di euro

Continua la contrazione dei prestiti ai privati, sia famiglie che imprese. Una pessima notizia per chi di questi tempi è costretto a tirare la cinghia e avrebbe bisogno di un aiuto dalle banche. Cercando informazioni sui prestiti personali e le garanzie necessarie per ottenerli ti accorgerai infatti di come l'accesso al credito oggi sia molto più selettivo rispetto a qualche anno fa.

Un peccato, perché allo stesso tempo i prodotti sono diventati più vantaggiosi. Sempre rispetto a pochi anni fa i tassi di interesse sui prestiti sono scesi: rispetto al 2012, nel 2014 si è registrato un calo medio addirittura del 58%. Prodotti più vantaggiosi quindi, come tu stesso puoi constatare mettendo Fiditalia e i suoi prodotti a confronto con le soluzioni di Findomestic, Compass, IBL Banca, ecc., ma ahimè concessi dalle banche con molta più parsimonia.

Prestiti ai privati: malissimo le imprese

Dai dati diffusi dal Centro Studi di Unimpresa emerge come in soli 3 anni (maggio 2012 – maggio 2015) i prestiti ai privati abbiano registrato un calo nelle erogazioni per circa 100 miliardi di euro. Si tratta di una contrazione del 7%: a maggio 2012 l'erogato totale al settore privato era di 1.502 miliardi, mentre lo scorso maggio era pari a 1.402 miliardi di euro. Di questi 100 miliardi, in particolare, 85 sono stati sottratti ai prestiti alle imprese, e i restanti 16 alle famiglie.

Prestiti alle imprese

Per quanto riguarda i finanziamenti alle imprese il calo maggiore lo hanno registrato i prestiti a breve termine (massimo 1 anno) che sono passati da 340,5 miliardi a maggio 2012 ai 290,1 miliardi di maggio 2015 (-14,8%). Contrazione anche per i finanziamenti di lungo periodo (oltre i 5 anni) che hanno fatto registrare un calo del -9,5%.

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Segno positivo invece per i prestiti alle imprese a medio termine (da 1 a 5 anni) che sono cresciuti del +4,1%, passando da un erogato complessivo di 131,5 miliardi ai 136,9 miliardi di maggio 2015.

Prestiti alle famiglie

Male tutto il comparto dei prestiti alle famiglie, dove tutte le categoria hanno fatto registrare numeri in negativo:

· Credito al consumo (-2,4%): da 62,8 miliardi nel 2012 a 61,3 miliardi nel 2015.

· Mutui: (-2,4%): da 367,8 miliardi nel 2012 a 359 miliardi nel 2015.

· Prestiti personali (-2,98%) da 184,4 miliardi nel 2012 a 178,9 miliardi nel 2015.

Sofferenze bancarie

Alla contrazione dei prestiti si è accompagnato anche l'aumento delle sofferenze bancarie, ovvero dei finanziamenti non rimborsati. A maggio 2012 la somma delle rate non pagate era di 110,8 miliardi, a maggio 2015 il dato è salito invece a 193,7 miliardi facendo registrare un aumento addirittura del +74,7%.

Malissimo in particolare le sofferenze delle aziende che, da sole, sono cresciute del +88,7% negli ultimi tre anni. Più contenuto, anche se comunque preoccupante, l'aumento delle rate non pagate dalle famiglie (+38,9%).

Le banche ora non hanno scuse

La situazione creditizia italiana è ancora "complessivamente negativa e per recuperare i tagli degli ultimi tre anni servono sforzi più importanti". È quanto ha dichiarato Giuseppe Pratticò, Presidente di Unimpresa Calabria. E aggiunge: "nelle scorse settimane le banche hanno ricevuto importanti sostegni dal governo, cioè sconti fiscali sulle perdite e regole più veloce per recuperare le rate non pagate. Ci sono gli aiuti, zero scuse".