Prestiti in aumento e tassi di interesse al minimo secondo l’Abi

Si arresta il calo dei prestiti, ma crescono le sofferenze bancarie a causa dei tassi di interesse scesi al minimo

Prestiti in aumento e tassi di interesse al minimo secondo l’Abi

Negli ultimi anni, è cresciuto il numero delle persone che hanno subito una drastica diminuzione della liquidità a loro disposizione e si sono quindi trovate a valutare l'idea di chiedere sostegno ad un ente di credito per coprire spese di varia natura. A partire dalle famiglie impossibilitate a finanziare il percorso di studi dei figli, passando per i lavoratori pubblici che hanno provato a informarsi sui prestiti inpdap, sino ai pensionati che hanno valutato di cedere parte della propria pensione per pagare le bollette, le situazioni in cui le banche si sono viste rivolgere richieste di aiuto si sono sommate nel tempo.

Per tutti coloro che si sono trovati nella situazione di dover mettere a confronto i prestiti IBL, Findomestic, Compass o di istituti di credito locali, gli ultimi aggiornamenti dell'Abi rappresentano notizie incoraggianti: stando alle ultime rilevazioni, la situazione per le famiglie appare in miglioramento grazie alla frenata subita dal calo dei prestiti nel mese di agosto, mentre a risentirne maggiormente sono le banche, le cui sofferenze sono in continuo aumento.

Per quanto riguarda i finanziamenti erogati, la contrazione rilevata su base annua si è ridotta al -2,3%, rispetto al -2,5% di luglio, quindi i finanziamenti alle famiglie si posizionano al -1,1%, contrariamente al -1,3% del mese precedente.

L'Abi afferma che i risultati raggiunti nel mese di agosto sono i migliori registrati a partire da luglio 2012.

Questo probabilmente è dovuto al fatto che i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati su livelli molto bassi rispetto agli anni scorsi: il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è ridotto al 3,19% (contro il 3,23% del mese precedente), segnando il valore più basso da giugno 2011; mentre il tasso medio sulle operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 2,89% (il valore più basso da mazo 2011), rispetto al 3,09% di luglio.

A segnare un record mai visto sono anche le sofferenze bancarie, in crescita a quota 172,3 miliardi, contro i 170,3 miliardi nel mese di giugno, portando così il rapporto tra soffereze lorde e prestiti al 9%, una soglia mai raggiunta dall'ottobre del 1998.

Un andamento negativo si registra, infine, per quanto riguarda la raccolta tramite obbligazioni, che registra un -9,8% nel mese di agosto, segnando una diminuzione su base annua di oltre 51 miliardi di euro, il che penalizza l'erogazione di prestiti a medio e lungo termine.

È ancora presto per parlare di una vera e propria ripresa e, soprattutto, di una condizione favorevole per quanto riguarda la concessione di credito, ma certamente la situazione si sta pian piano muovendo e a beneficiarne sono primariamente i consumatori, per i quali la speranza rimane accesa.