Erogazione di prestiti alle imprese, solo in 26 casi su 1000

Aumentano le imprese che non ricevono prestiti; l’unico dato positivo è che cresce anche il numero delle imprese sane

Erogazione di prestiti alle imprese, solo in 26 casi su 1000

Le banche offrono tantissimi strumenti di credito e un modo facile per orientarsi in un mercato così ampio è usare un comparatore gratuito sul web. Scegliere i prestiti migliori per ogni esigenza diventa quindi facile e veloce per ogni categoria di utente e per le imprese. Tuttavia, una volta trovata la soluzione che preferiamo, dobbiamo ancora superare lo scoglio peggiore, la valutazione della banca.

Il credit crunch, ovvero la "stretta del credito", l'abbassamento repentino dell'offerta di finanziamenti, infatti non colpisce solo le famiglie ma anche e forse soprattutto le imprese che necessitano di fondi per investire o appianare i debiti. Le richieste di prestiti possono anche essere aumentate ma le banche non concedono abbastanza erogazioni. Trovare un finanziamento vantaggioso diventa quanto mai complesso, anche se, in alcune situazioni, assolutamente necessario.

Secondo l'Osservatorio Credito Confcommercio (Occ), su mille imprese ne vengono finanziate appena 26, è il dato più basso dal 2009. Più della metà delle imprese italiane che lavorano nel settore terziario (il 51,5% al quarto trimestre 2013) non riesce a far fronte al proprio fabbisogno finanziario e necessiterebbero di prestiti. Il dato oltretutto mostra un'impennata rispetto al 2012, quando le imprese che non riuscivano rispettare i proprio impegni finanziari erano solo il 29,9%.

A fine 2013 inoltre è anche aumentata la cosiddetta "area di irrigidimento", ovvero la somma delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto o che non hanno ricevuto proprio alcun prestito. Nell'ultimo trimestre dell'anno scorso la percentuale infatti è passata da 49,1% al 52,3%. C'è però una notizia positiva; sempre secondo l'Occ, le imprese del terziario in grado di fronteggiare il proprio fabbisogno finanziario senza difficoltà sono aumentate dell'8% rispetto al trimestre precedente, anche se la maggioranza continua comunque ad avere problemi finanziari.

A livello geografico, come era prevedibile, il Sud Italia resta il territorio più colpito dal credit crunch: le imprese che si sono viste negare, in tutto o in parte, il credito richiesto sono pari all'81%. Il peggioramento delle condizioni di credito continuano a costituire un freno all'attività e alle possibilità di investimento delle imprese, soprattutto per quelle più piccole e per quelle del Sud Italia.