Microcredito in Italia, due le finalità: socio-assistenziale e per l'autoimpiego

L'Ente Nazionale per il Microcredito, su incarico del Ministero del Lavoro, ha esposto a Roma i dati monitorati.

Microcredito in Italia, due le finalità: socio-assistenziale e per l'autoimpiego

Ecco i risultati dell'indagine dell'Ente Nazionale del Microcredito sul microcredito in Italia, condotta su incarico del Ministero del Lavoro; è stata effettuata una ricognizione delle diverse iniziative di microcredito in corso, e delle zone nelle quali sono state effettuate.

Nel 2012 sono state 106 le iniziative monitorate e sono stati concessi 7.167 microprestiti, per un importo totale di oltre 63 milioni di euro. Così è stata espletata quasi la metà delle domande effettuate da parte dei cittadini.

Quasi i tre quarti dei microcrediti sono stati concessi nell'ambito del settore socio-assistenziale. I microcrediti concessi con la finalità di autoimpiego hanno invece goduto del 60% delle risorse: la cifra è di oltre 37 milioni di euro, 11 milioni in più dei 26 milioni destinati al microcredito sociale.

Le richieste di microcredito destinate all'ambito socio-assistenziale sono state più numerose, ma il loro importo è stato contenuto, arrivando così a circa la metà della domanda.
Il microcredito destinato all'autoimprenditorialità ha registrato importi medi erogati molto più rilevanti nelle singole richieste, ma in numero minore.

I microcrediti che hanno finalità diverse hanno sviluppato modalità di evoluzione diversa. Quelli nell'ambito socio-assistenziale sono cresciuti del 75% come numero, i prestiti concessi per finalità di autoimpiego sono diminuiti del 24% per numero e dell'11,3% per importi.

I destinatari del finanziamento del microcredito nel 2012, dall'indagine eseguita, sono stati: le donne per il 52%, i giovani con il 20,8% e gli immigrati con il 46,2%.