Credito su pegno in aumento: ecco come avere il prestito senza busta paga

Decolla il credito su pegno, offerto da oltre 40 istituti di credito in Italia.

Credito su pegno in aumento: ecco come avere il prestito senza busta paga

In un momento difficile come quello che sta vivendo l'Italia, poter ottenere un prestito senza busta paga diventa per molti una necessità. Ed ecco che sempre più istituti di credito prendono in considerazione di erogare prestiti e finanziamenti su pegno.

Il credito su pegno sta quindi prendendo piede in Italia, segnalando le problematiche che stanno incontrando gli italiani ad avere liquidità immediata laddove c'è necessità, e proprio per questo arriva questo tipo di prestito che scavalca il bisogno di garanzie, che non tiene conto dei protesti o se chi lo richiede è un cattivo pagatore.

La garanzia del prestito erogato diventa il bene impegnato e il prestito ottenuto può avere la durata variabile da tre mesi a un anno. Al richiedente sarà corrisposta una polizza al portatore che gli permetterà all'estinzione del debito di riscattare il proprio bene, polizza chiamata "Polizza pegno" in cui è riportato il valore attribuito al bene, l'ammontare del finanziamento e la scadenza del prestito.

A scelta il richiedente può decidere di di posticiparne il riscatto pagando i diritti di custodia all'istituto di credito. Può anche essere stabilito, all'erogazione del prestito, che in caso di insolvenza il bene posso essere messo all'asta, ma Claudio Donelli, direttore di Unicredit del Monte dei Pegni, fa notare che soltanto il 5% dei beni finisce all'asta.

Condizioni per richiedere il prestito su pegno

Chiunque può richiedere il prestito su pegno recandosi in uno qualsiasi degli istituti di credito che lo prevedono, munito soltanto di documento di riconoscimento, codice fiscale e del bene che desidera impegnare. L'unica condizione obbligatoria è la maggiore età. Questo tipo di prestito, infatti, non prevede indagini specifiche da parte dell'istituto e nemmeno pratiche burocratiche molto lunghe.

Il valore del prestito concesso è in base al valore del bene presentato come garanzia, e l'unica indagine che l'istituto potrebbe fare, se lo ritiene opportuno, è quella che stabilisca la provenienza del bene in questione, per evitare oggetti dalla provenienza illegittima.