Prestiti ai dipendenti pubblici, a breve i nuovi regolamenti Inpdap

A partire dall'1 ottobre entreranno in vigore i nuovi regolamenti per accedere alle prestazioni creditizie dell’Inpdap

Prestiti ai dipendenti pubblici, a breve i nuovi regolamenti Inpdap
Importante novità sul fronte del credito indirizzato ai dipendenti pubblici: a partire dal primo ottobre entreranno infatti in vigore i nuovi regolamenti per accedere alle prestazioni creditizie messe a disposizione dall'Inpdap. Le nuove norme prevedono in particolare la possibilità di accedere a prestiti rimborsabili in un lasso di tempo che va da 1 a 4 anni, a prestiti pluriennali da rendere in 5 o 10 anni e a mutui ipotecari edilizi.

Obiettivo primario del provvedimento è quello di rendere sempre più accessibile il credito a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica o necessitano di un finanziamento per l'acquisto della prima casa. Queste le principali novità:
  • oltre ai prestiti annuali biennali e triennali sono stati reintrodotti i prestiti quadriennali;
  • per i prestiti di durata triennale è stato abolito il tetto precedentemente in vigore e fissato a 8.000 Euro;
  • per i prestiti pluriennali sono stati incrementati i tetti già previsti in relazione alle diverse causali;
  • è stata introdotta la possibilità di richiedere il prestito pluriennale anche per l'acquisto dell'abitazione del figlio dell'iscritto al fondo credito che intenda acquistare un immobile per il proprio nucleo familiare che sia distinto da quello dei genitori;
  • per i mutui ipotecari edilizi è invece stata prevista la creazione di una graduatoria strutturata su base provinciale da utilizzare solo nel caso in cui la disponibilità finanziaria stanziata per il quadrimestre non consenta di soddisfare tutte le richieste pervenute e risultate conformi ai requisiti richiesti.
A completare il quadro la possibilità di richiedere la sospensione del mutuo o la sua rinegoziazione in caso di gravi eventi che riducano in modo significativo la capacità di reddito del richiedente o del coniuge. L'introduzione di queste norme non fa che confermare l'impegno profuso dall'Inpdap nel tentativo di alimentare le prestazioni welfare a favore dei pubblici dipendenti.