Titoli di Stato o prestiti? Le banche sanno cosa scegliere

Le banche italiane non fanno bene il loro mestiere. Ecco tutti i perché.

Titoli di Stato o prestiti? Le banche sanno cosa scegliere
ll futuro dell'Italia, per quel che riguarda la sostenibilità del proprio debito pubblico, è nelle mani dei cosiddetti mercati. Questo perché una quota rilevante del debito pubblico italiano è nelle mani degli investitori stranieri che, di conseguenza, possono fare il bello come il cattivo tempo. Nei mesi scorsi al riguardo c'è stata la tempesta con lo spread Btp-Bund salito a livelli altissimi.

Era il periodo dei Btp a lungo termine che offrivano tassi allettanti, pari all'incirca al 7%, che hanno portato anche le banche italiane ad acquistarli piuttosto che a concedere prestiti e mutui alle famiglie. Ma ad oggi secondo il Codacons questa tendenza non è cambiata in Italia in quanto le banche, puntando spesso su operazioni di natura speculativa, si dimenticano di fare il loro mestiere che è quello di erogare prestiti alle famiglie ed alle imprese.

Per l'Associazione serve un cambio di rotta altrimenti l'inasprimento della tassazione sugli immobili, e gli spread alti applicati dalle banche sui mutui, rischiano anche in Italia di generare una crisi dell'immobiliare e del credito devastante al pari di quella verificatasi in America con i cosiddetti mutui subprime. E questo significherebbe che tanti italiani, dopo anni di duri sacrifici, cadrebbero nell'insolvenza e di conseguenza perderebbero il bene immobile più prezioso, la casa dove abitare.