RC auto 2013, il nuovo contratto di base

Un provvedimento che promette prezzi più bassi, ma in modo imprecisato.

RC auto 2013, il nuovo contratto di base

Il ministro Corrado Passera ha presentato il decreto che introduce il nuovo "contratto base" di assicurazione Rc auto obbligatoria, che sarà, a suo avviso, "un importante passo avanti su concorrenza e apertura al mercato".

Secondo le nuove norme, le compagnie assicurative dovranno obbligatoriamente proporre ai clienti una proposta di base, che preveda un massimale minimo previsto dalla legge (attualmente, 5 milioni di euro per ogni sinistro, con un limite specifico di 1 milione di euro per i danni a persone e cose), nessuna franchigia, la copertura completa, basata sul meccanismo di tariffazione "bonus malus"; guida libera, esclusione di qualsiasi rivalsa da parte delle compagnie nei confronti degli assicurati, se non per i casi più gravi(guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti).

I benefici per gli automobilisti saranno ancora una volta indiretti: secondo il Ministero infatti "l'introduzione del nuovo contratto, unitamente all'abolizione delle clausole di tacito rinnovo, potrà determinare maggiore mobilità dei consumatori e più concorrenza tra le compagnie, favorendo una maggiore trasparenza delle offerte e creando le condizioni per una significativa riduzione dei premi".

Il ministro ritiene che si sia così reso il mercato "più semplice e trasparente", e che cospicui, nel tempo; saranno i benefici per il comparto :"Nel lavoro portato avanti quest'anno, abbiamo anche affrontato il nodo importante della liberalizzazione del settore assicurativo, potenziando inoltre il contrasto alle frodi, ampliando le possibilità di accesso dei consumatori ai prodotti assicurativi e spingendo sul fronte della digitalizzazione dei servizi assicurativi. Tutte le parti in causa devono continuare a lavorare per ampliare il mercato assicurativo nazionale e favorire lo sviluppo di servizi e prodotti più competitivi e convenienti"

Putroppo siamo ancora lontani da un interventi che diano nel breve una boccata d'ossigeno agli assicurati, siamo ancora in attesa dei benefici della legge Bersani: anche il 2012 è stato un anno di crescita dei premi a 2 cifre percentuali