Assicurazione prestito: conviene davvero?

Anche quando la polizza sui prestiti non è un requisito obbligatorio, è meglio tutelarsi dal rischio di insolvenza

Assicurazione prestito: conviene davvero?

In tempo di crisi sono sempre più numerose le famiglie italiane costrette ad indebitarsi anche per piccole spese. Le recenti indagini condotte sul mercato dei prestiti mostrano infatti che, nonostante la generale contrazione della domanda di credito, sono cresciute nel 2012 le richieste di prestiti personali per spese generiche, come quelle per viaggi, salute e spese finanziarie e assicurative. Ottenere un prestito non è però così facile. Sono molti, infatti, i requisiti richiesti dagli istituti di credito che, per tutelarsi, possono porre come vincolo la sottoscrizione di una polizza sul finanziamento.

In realtà le assicurazioni sui prestiti non sono obbligatorie, ad eccezione della formula di cessione del quinto dello stipendio, e rappresentano una cautela che spetta al consumatore scegliere di attivare o meno. Queste polizze proteggono da una serie di sfortunati eventi, come la morte o l'invalidità permanente del debitore o la perdita di lavoro, che potrebbero incidere sulla capacità di chi ha ricevuto il finanziamento di fare fronte alle rate del prestito per un periodo di tempo più o meno lungo. Nel caso in cui si dovesse verificare uno di questi eventi, l'assicurazione, secondo quanto previsto dal contratto stipulato, provvederà a coprire l'intero ammontare del prestito (nel caso di decesso) o a rimborsare all'istituto finanziatore una quota della somma dovuta, in proporzione alla gravità dell'evento che rende impossibile il saldo del debito.

LEGGI ANCHE: Assicurazione sul prestito: cos'è e quando conviene averla 

Chiaramente la sicurezza offerta dalla polizza ha un costo. L'accensione di un prestito coperto da polizza assicurativa è sicuramente più costosa rispetto a quella di un finanziamento non assicurato. Il peso della polizza sulla somma totale varia, però, in base alle garanzie previste. E' possibile, infatti, scegliere tra la polizza vita che assicura in caso di morte o invalidità permanente del debitore, e la polizza impiego che rimborsa in caso di licenziamento, fallimento della società o altre cause che interrompono forzatamente il rapporto di lavoro. Chiaramente per chi lo desidera è possibile richiedere entrambe le coperture.

Le stabilità economica varia chiaramente da un consumatore all'altro, per cui, se non è la banca a richiedere la stipula dell'assicurazione sul prestito, spetta al richiedente valutare la propria capacità finanziaria e decidere se ricorrere o meno a questo tipo di garanzia. Se il rischio di non riuscire a rimborsare le rate è alto, il consiglio è di accendere un finanziamento più costoso, ma anche più garantito.