Prestiti 2012: lieve miglioramento ad aprile

Abi: ad aprile i prestiti sono saliti a 1.949,4 mld. In calo invece i finanziamenti alle imprese che a fine marzo sono diminuiti dello 0,7%.

Prestiti 2012: lieve miglioramento ad aprile

Nel mese di aprile i prestiti erogati dalle banche italiane hanno registrato una lieve ripresa. È quanto si legge nel Bollettino mensile diffuso dall'Abi che copre il 90% del sistema bancario italiano. L'importo dei finanziamenti erogati a famiglie e imprese lo scorso mese ha raggiunto, infatti, 1.504 miliardi, in crescita dello 0,93% su base tendenziale, dopo il +0,36% registrato nel mese di marzo.

Prendendo in considerazione il settore privato e le amministrazioni pubbliche, il totale dei prestiti ai residenti in Italia (settore privato più amministrazioni pubbliche) si colloca a 1.949,4 miliardi di euro, con un incremento dell'1,24% su base annua. Tuttavia il Bollettino emesso dall'Associazione Bancaria Italiana evidenzia anche un fattore negativo. Stando ai dati relativi al mese di marzo, i finanziamenti alle imprese hanno conosciuto una contrazione dello 0,7%. Nel mese di febbraio, invece, lo stesso dato era pari al +0,2% e lo scorso anno aveva raggiunto addirittura il +4,7%. Mentre per quanto riguarda la concessione di mutui, l'Abi ha segnalato un lieve incremento dell'erogazione di finanziamenti per l'acquisto di immobili, che a fine marzo è cresciuta del 3%. Nello stesso mese si segnala, inoltre, un lieve decremento dei tassi di interesse dei mutui, pari al 4,15%, contro il 4,27% del mese di marzo.

Sulla base dei dati diffusi dall'Abi, si può asserire che ad aprile i prestiti concessi dalle banche italiane nel settore privato sono aumentati dell'1,2% tendenziale, contro il +0,7% del mese precedente marzo. Mentre rispetto all'aprile 2011, precisa l'Abi, i prestiti erogati hanno raggiunto quasi 20 miliardi, un dato che è strettamente connesso alla forte contrazione degli investimenti che nel quarto trimestre del 2011 hanno subito un calo del 2,4% rispetto al trimestre precedente, soprattutto nel settore dei macchinari (-20%) e dei mezzi di trasporto (-18%). Una tendenza confermata anche dai dati relativi al primo trimestre del 2012.