L'Abi conferma i dati della Bce: prestiti in calo a fine 2011

Il Rapporto Abi mostra che l'andamento dei prestiti in Italia è allineato con quello del resto d'Europa, in cui si registra un calo generale della domanda

L'Abi conferma i dati della Bce: prestiti in calo a fine 2011

Le notizie sui prestiti non sembrano rilevare una situazione facile del mercato. Dopo il rallentamento nella richiesta di prestiti registrato dal bollettino mensile della Bce di gennaio, che ha caratterizzato tutti i Paesi della Zona euro, l'Abi (Associazione Bancaria Italiana) conferma la tendenza al rallentamento nella crescita dei prestiti anche in Italia. Nel Rapporto presentato a Milano in occasione del comitato esecutivo, l'Abi ha rilevato un calo nella domanda di prestiti nel "settore privato e dei mutui per l'acquisto della prima casa". Nel dettaglio: i prestiti a famiglie e società non finanziarie a fine anno hanno riportato una crescita tendenziale del 4,1% rispetto al 4,9% di novembre. I prestiti per le piccole imprese segnano invece un +2%.

Un dato negativo arriva anche dalla crescita delle sofferenze sui prestiti. A novembre le sofferenze lorde hanno raggiunto i 104,5 miliardi, con un aumento di 1,6 miliardi rispetto al mese precedente. In rapporto agli impieghi le sofferenze nette crescono del 5,2% nel mese di novembre rispetto a ottobre. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali registra un 2,94%, +0,1 su base congiunturale.

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